mercoledì 30 settembre 2015

W...w...wednesday #2

Buonasera a tutti, cari lettori,
avrei voluto pianificare questo post, in modo che fosse pubblicato questa mattina, ma, ahimè, a causa di impegni e di una stanchezza sovrumana, ieri non sono proprio riuscita a scriverlo.
Di conseguenza lo faccio un po' all'ultimo momento.
Ma non perdiamoci in chiacchiere e cominciamo subito!

Come sicuramente saprete, per partecipare a questa rubrica settimanale, basterà rispondere alle seguenti domande.


1. What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)


E' da un po' che sento parlare di questo romanzo (la trama mi attira molto) e così questa sera mi sono decisa a dargli una possibilità, anche se io, normalmente, ho poca fiducia nelle opere autopubblicate (ma questo è un altro discorso). Ovviamente, anche in questo caso, aspettatevi una recensione nei prossimi giorni!

"LA LINEA SOTTILE" di DENISE ARONICA

Quando Beth torna dal college per l’estate nella piccola cittadina di Queen’s Creek, in Arizona, non sa che la sua vita sta cambiare. Senza rendersi conto di come o perché, si ritrova a passare attraverso uno specchio e finisce in un mondo apparentemente simile al suo, ma non del tutto identico. Nella realtà al di là dello specchio, infatti, la madre di Beth, morta suicida anni prima, è viva e vegeta e le appare davanti canticchiando mentre si appresta a fare il bucato. Anche suo fratello maggiore, Joe, scomparso da mesi, si aggira per casa in tutta tranquillità e la sua sorellina più piccola, Amy, da tempo ricoverata in una clinica psichiatrica, sembra stare alla grande. 
Beth scopre che qualsiasi specchio diventa una porta, sotto le dita di chi, come lei, possiede il Dono. E che attraverso quella porta si può avere accesso a infinite possibilità. Infiniti mondi alternativi. Assieme al suo amico immaginario, Peter, e alla sua migliore amica, Charlie, Beth scoprirà la verità sulla sua famiglia e verrà coinvolta in un qualcosa che si rivelerà essere più grande di lei. Qualcosa che potrebbe mandare in frantumi la sua vita. Riuscirà a vegliare su coloro che ama e, allo stesso tempo, a fare la cosa giusta prima che sia troppo tardi?


2. What did you recently finish reading? (Qual è il libro che hai appena finito di leggere?)


Un libro che ho visto e comprato, subito, d'impulso.
La copertina mi intriga un sacco e anche la trama mi è subito risultata molto interessante. Inoltre, il fatto che non leggessi un libro post-apocalittico da MESI, se non ANNI, ha aiutato a convincermi.

( A breve pubblicherò una recensione dettagliata )

"MYSTIC CITY" di THEO LAWRENCE

In una New York sommersa dall'acqua a causa del riscaldamento globale, i quartieri sono rigidamente divisi: Aire, la zona più elevata, è abitata dai ricchi, mentre la classe inferiore è costretta a vivere nel degrado del livello più basso, Abyss. La sopravvivenza della città è garantita dall'energia generata dai mystic, rappresentanti della classe inferiore dotati di poteri magici. Ma i mystic sono un potenziale pericolo, e per contenere la loro minaccia le due famiglie rivali che governano New York si alleano: Aria e Thomas, i rispettivi figli, dovranno sposarsi. Ma Aria si innamora di Hunter, un mystic ribelle e appassionato rivoluzionario, determinato a cambiare il destino del suo popolo. Un amore proibito è destinato a portare lutti e dolore, ma anche a travolgere per sempre la vita di Aria e del mondo stesso.



3. What do you think you’ll read next? (Quale sarà la tua prossima lettura?)


Possibile che questa domanda mi metta sempre in difficoltà? 
Ci sono ancora molti libri nella mia libreria, pronti ad essere assaporati dalla prima all'ultima pagine, così come ce ne sono molti sul mio Kindle.
Perciò quale avrò voglia di leggere prossimamente? Bah.
Per adesso punterei su "Half Bad" ma probabilmente da qui a una settimana cambierò idea XD

"HALF BAD" di SALLY GREEN

La magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso. Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell'Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia. La stessa guerra che divide il mondo della magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera. Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso. Età di lettura: da 13 anni.
















lunedì 28 settembre 2015

Recensione: "L'atlante di smeraldo" di Jhon Stephens

Buonasera a tutti, cari lettori.
Come state? tutto bene? spero di si.
Io attualmente ammetto di sentirmi abbastanza una vecchia baccuca, nel mio pigiamone inguardabile (ma comodissimo) e con la mia enorme tazza di camomilla in mano, alle 20:00 di sera. Ma forse è meglio lasciar perdere questo argomento per dedicarci a qualcosa di serio, ovvero la recensione di oggi!



Titolo: L'atlante di smeraldo
Autore: Jhon Stephens
Casa editrice: Longanesi
Pagine: 456
Prezzo: 18,60 €


TRAMA
È la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. È la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.

LA MIA ESPERIENZA
Ebbene, ebbene, ebbene devo ammettere che mi trovo un po' in difficoltà.
E' da qualche minuto che fisso lo schermo in cerca delle parole più adatte a descrivere le emozioni che ho provato leggendo "L'atlante di smeraldo", ma ora mi rendo conto che forse sarebbe meglio librare la mente da ogni pensiero non-libresco e lasciare che le dita scorrano sulla tastiera senza freni.
Dopotutto, in questo modo, la recensione vi comunicherà sicuramente più intensamente le sensazioni che provo tutt'ora ripensando alla storia del romanzo.
Quindi siete avvertiti: potrei davvero blaterare un po' tanto in questo post.

Inizialmente non era mia intenzione comprare e leggere questo romanzo; non tanto perché non mi ispirasse la trama (che da subito mi ha incuriosita) ma perché dopo molto tempo (tutta l'estate) che non compravo libri, avevo tutta l'intenzione di dedicarmi a qualcosa che attendevo di leggere da un pezzo. Anche perché più di una saga aspettava di essere conclusa dalla sottoscritta.

Perché alla fine ho deciso di comprarlo e dedicare ad esso la mia prima recensione fantasy sul blog? Ottima domanda.
Semplicemente perché mi è stato consigliato con così tanto entusiasmo e passione ( e insistenza ) che alla fine mi sono affezionata alla trama ancora prima di leggere i primi capitoli. E che posso dire? Per una volta, affidarmi all'istinto, e leggere un libro di cui non sapevo moltissimo (di solito prima di comprarne uno leggo tutte le recensioni di questa terra per farmene un'idea, questa volta no) è stata una buona mossa.

Non posso assicurarvi che rifarò qualcosa del genere in un prossimo futuro ma posso testimoniare che ogni tanto buttarsi fa solo bene.

LA SCRITTURA
L'autore mi ha davvero stupita. Quando ho cominciato a leggere il romanzo mi aspettavo di trovarmi davanti ad una storia carina che probabilmente mi avrebbe anche coinvolta. Ma mai mi sarei aspettata di leggere un libro scritto così sapientemente.

Sinceramente non mi sono informata molto sull'autore (ancora) quindi non so se abbia scritto altro in passato, ma, se così non fosse, mi riterrei davvero stupita (positivamente). E' tutto studiato alla perfezione. Non ci sono frasi o descrizioni inutili, così come non ci sono dei dialoghi poco credibili o esagerati.

Il romanzo è un'esempio perfetto di equilibrio che, non solo, rende la lettura molto scorrevole ma, anche simpatica.

Non si può negare che questo sia un libro indirizzato prevalentemente ad un pubblico molto giovane (lo stile dolce dell'autore, che qualche volta ricorda le fiabe che i nostri genitori ci leggevano da piccoli per farci addormentare, ne è una prova) ma, a mio avviso, è apprezzabilissimo anche da chi ha superato da un pezzo l'infanzia.

I PERSONAGGI
Kate, la sorella maggiore, è un personaggio che ho amato molto, sopratutto per la sua forza interiore (mai ostentata). Crescere due bambini piccoli e proteggerli non è impresa da tutti, figuriamoci quanto possa essere difficile per una bambina di quattro anni che, sottratta alla custodia dei genitori, si vede costretta a prendersi carico di sua sorella e di suo fratello,
Kate non ha mai potuto godere di una casa stabile (lei e i suoi fratelli hanno vissuto in molti orfanotrofi) né di un adulto su cui poter contare o a cui fare affidamento nei momenti di crisi e di paura. Certo, potremmo considerare i proprietari degli orfanotrofi o, comunque, chi si occupava dei bambini al loro interno; ma, ahimè, temo che dei personaggi così freddi e, talvolta, crudeli, non siano molto adatti ad asciugare qualche lacrima oppure ad ascoltare dei ragazzi.
Quindi, in sostanza, Kate è stata costretta a crescere e a responsabilizzarsi molto in fretta, senza mai poter cedere allo sconforto.

Emma, la sorella minore, è una ragazzina molto tosta, La incontreremo per la prima volta nel giardino di un'orfanotrofio, intenta a lanciare dei sassi ad un altro bambino, per vendicarsi del poco rispetto mostratole. Ma non fatevi ingannare, sebbene voglia apparire forte e indistruttibile a tutti i costi, ha un cuore puro e limpido, che le permette di affezionarsi immediatamente a persone appena incontrate (come Gabriel, guerriero valoroso che l'aiuterà in più di un'occasione).

Micheal, il fratello di mezzo, è l'intellettuale della famiglia. Ha una mente brillante, logica, che gli permette di risolvere molti misteri durante tutta la storia ma che, allo stesso tempo, non gli impedisce di avere una fervida immaginazione e un amore smisurato per tutto quello che è soprannaturale (i nani sopratutto). E' sicuramente quello che, tra i tre, mostrerà più entusiasmo durante la scoperta di un mondo che non è affatto come sembra.
Inoltre, è un ragazzino pieno di sorprese; si, perché, se da un lato si presenta come un personaggio timido e pauroso, dall'altro rivela un grande coraggio e un'orgoglio non comuni che stupiranno il lettore, insieme a tutti i personaggi.

Il Dottor Pym non è altri che il direttore dell'orfanotrofio in cui, improvvisamente, i ragazzi si trasferiranno. E' un personaggio un po' strano, stravagante, che non sempre ( per non dire quasi mai) si riesce a comprendere a pieno. Spesso lascia parlare gli altri e, quando tocca a lui esprimersi, lo fa con frasi misteriose che sembrano avere dei doppi sensi nascosti.
Certo, alla fine il lettore riuscirà a capire il motivo del suo comportamento e, allora, si affezionerà molto a lui (a me è successo così, comunque).

CONCLUSIONE
Un libro molto dolce che consiglio a tutti coloro che hanno bisogno di una lettura leggera e in grado di riportarti all'infanzia.






venerdì 25 settembre 2015

Wicca book tag

Buonasera, miei cari fanta-lettori!
Oggi, in realtà, non avevo l'intenzione di postare niente ma, dato che ormai sono dipendente anche da blogger (si ho molti problemi di dipendenza, ne sono consapevole), non ho resistito e ho controllato se c'erano nuovi commenti o, comunque, delle novità che riguardassero il blog.

Ebbene si, come avrete sicuramente capito, una piccola novità c'è stata.
Sono stata taggata dal blog La soffitta di Amelia (ringrazio tantissimo l'autrice che è stata gentilissima sin da subito) per, appunto, un book tag (nuovo, nuovo), creato dalla stessa Amelia.

Un book tag molto particolare, il cui tema centrale è la religione wicca.
Se qualcuno fosse interessato all'argomento troverà molte informazioni a riguardo QUI.

Wicca book tag


Per partecipare basterà rispondere alle seguenti domande. Cominciamo!


31 ottobre - Samhain
Il Dio muore e giunge l'inverno
Il capodanno wiccan. Gli spiriti vengono onorati e gli antenati vengono a visitarci. Si è un tutt'uno col proprio passato e futuro.
Un libro che ti ha fatto scorrere dei brividi lungo la schiena ma che ti ha anche fatto sentire in comunicazione con qualcosa.


IL SIGNORE DEGLI ANELLI - J.R.R. TOLKIEN

Allora allora allora, qui davvero non potevo non citare un classico Fantasy che sicuramente tutti voi conoscerete e (spero per la vostra salute) apprezzerete. La scrittura è sublime. I personaggi sono epici, così come l'intera storia. I paesaggi e le situazioni sono a tratti strazianti, terrorizzanti (ti fanno battere il cuore alla velocità della luce) e, a tratti, rilassanti, felici, estasianti.


21 dicembre - Yule
Il Dio e la Dea rinascono. 
E' la notte più lunga dell'anno e la più buia
Un libro che ti avvolto nelle sue tenebre ma che ti ha affascinato


FATE DI TENEBRA - HOLLY BLACK 

Qui, mi trovo completamente d'accordo con la risposta di Amelia. Non avrei potuto trovare romanzo o saga più adatta. Dico saga perché effettivamente sto parlando di una trilogia molto particolare. Quest'ultima, infatti, parla di fate, ma non quelle carine e pucciose che siete abituati a trovare nei cartoni animati o nei libri per bambini. No, no e ancora no. Le fate non sono tutte buone e, credetemi, quando fanno parte del regno delle tenebre possono essere tranquillamente affiancate ai più spaventosi e crudeli mostri che conoscete.

2 febbraio - Imbolc
La festa della Dea che si riprendere dal parto del Dio
La terra rinasce ed è di nuovo fertile
Un libro che ti ha dato una visione speranzosa e luminosa, che ti ha fatto sentire bene e forse anche un po' rinato


L'ATLANTE DI SMERALDO - JHON STEPHENS

Come forse qualcuno di voi avrà notato, questo libro l'ho citato anche nel W...w...wednesday della settimana (Link) nominandolo come libro in lettura. Devo ammettere che ancora non ho concluso il romanzo ma lo stile con cui è scritto  -a mio parere ricorda moltissimo le fiabe-, i personaggi -spigliati e sempre divertenti- e le ambientazioni mi hanno messa di buonumore dalla prima pagina. Di conseguenza non potevo non citarlo.


21 marzo - Oestara
Il Dio e la Dea sono portano nuova vita. Luce e tenebre sono in equilibrio
Le giornate si allungano e spuntano le prime gemme
Un libro incentraro sulla natura e che ti ha ricongiunto con essa


TEARDROP - LAUREN KATE

Questa domanda, lo ammetto, mi ha messo un tantino in difficoltà. Non ho mai letto un romanzo puramente incentrato sulla natura quindi citerò un romanzo urban fantasy, la cui protagonista ha un legame molto interessante con un elemento della natura in particolare.


1 maggio - Beltane
Il Dio e la Dea si innamorano e portano la vita nel mondo
Le giornate sono le più lunghe dell'anno
Un libro luminoso che ti ha fatto sentire innamorta o con una bella storia d'amore


RED - KERSTIN GIER

C'è una coppia in particolare che mi ha fatto battere il cuore e il cui ricordo, per questo, io conservo dentro di me da tanto tempo. Si tratta di Gideon e Gwendolyn della trilogia delle gemme. Se rileggessi questa serie ora, forse, non ne rimarrei così incantata come mi è successo quattro anni fa ma, dato che è una delle prime saghe fantasy che ho letto non posso fare a meno di sentirmi legata ad essa, anche con questa consapevolezza.


21 giugno - Litha
Il Dio è alla sua massima potenza
E' la giorno più lungo dell'anno in assoluto 
Un libro forte, che ti ha dato coraggio o che narra di una grande storia


IL TRONO DI SPADE - GEORGE R.R. MARTIN

Un libro forte? Che narra di una grande storia? E magari di grandi personaggi? E' anche quasi banale nominarlo direi. Una saga che mi ha fatta impazzire (in tutti i sensi) dal primo capitolo fino all'ultimo letto. Contiene battaglie, amori travolgenti, perdite traumatizzanti e tanti, tantissimi colpi di scena.


1 agosto- Lughnasadh
Il Dio è stanco e vecchio, comincia il suo declino
Le giornate si accorciano e la terra comincia a smettere di essere fertile
Un libro con un finale oscuro, triste o che ti ha lasciato un brutto presentimento


IL BACIO DELL'OMBRA 

Ah..che brutti momenti ho passato a causa di questo libro! Non posso dire molto perché non vorrei fare spoiler, ma chi l'ha letto sa di cosa parlo.


21 settembre - Mabon
Il Dio si prepara alla morte. La Dea, triste, si assopisce e con le la natura
Luce e oscurità sono in equilibro anche se il mondo si avvia alla notte
Un libro che ti ha lasciato nel cuore un profondo senso di malinconia


LA BUSSOLA D'ORO - PHILIP PULLMAN

Ce ne sarebbero tanti. In fondo è sempre una sofferenza quando finisce un libro che mi è particolarmente piaciuto o, più semplicemente, quando giungo alla fine di una serie. Abbandonare i miei personaggi preferiti? Dimenticare le avventure che ho vissuto al loro fianco? Impossibile.
Ma dato che non potevo citare 345678 libri, ho deciso di mostrarvi quello che, forse, è il mio preferito in assoluto! Ho pianto un giorno intero dopo aver letto l'ultima pagina

Non si può festeggiare da soli
Tagga chi vuoi


mercoledì 23 settembre 2015

W...w...wednesday #1

Buon Mercoledì a tutti, miei cari lettori!
Come state? tutto bene?
Io oggi avevo in programma di immergermi nello studio ma, dato che la voglia e, sopratutto, la concentrazione, non sono ancora venute a farmi visita, ho finito per immergermi in un altro tipo di libri...un po' più coinvolgenti, diciamo pure così.
Ma dato che il senso di colpa non si è fatto attendere (al contrario di qualcun altro...) ho ben pensato di fare qualcosa di produttivo almeno per il blog.

Oggi, infatti, inauguro una nuova rubrica (nuova si fa per dire) che io leggo dall'alba dei tempi e che ho amato fin dal principio. Si tratta di... rullino i tamburi...


Per partecipare basta rispondere alle seguenti domande:



1. What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)


Sono lieta di informare tutti voi che ieri mi è stato recapitato il pacco di Libraccio che stavo aspettando da tempo immemore e, di conseguenza, ho bellamente abbandonando il libro che stavo leggendo (Multiversum) e che, purtroppo, non riusciva proprio a prendermi, per dedicarmi ad altro. E per "altro" ovviamente intendo "L'atlante di smeraldo" di Jhon Stephens.


È la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. È la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.


2. What did you recently finish reading? (Qual è il libro che hai appena finito di leggere?)


Un libro che mi ha stupita e che, allo stesso tempo, mi ha fatto letteralmente impazzire. Mi era stato consigliato dalla mia più vecchia amica (anche lei un'accanita lettrice) e dopo un po' di tentennamenti, paurosa che non fosse il genere adatto a me, mi sono buttata. E' quello che consiglio di fare anche a voi!

"Tre volte all'alba" di Alessandro Baricco.


"Venga, le ho detto. Perché? Guardi fuori, è già l'alba. E allora? È ora che lei torni a casa a dormire. Cosa c'entra che ora è, sono mica una bambina. Non è questione di ore, è una questione di luce. Che cavolo dice? È la luce giusta per tornare a casa, è fatta apposta per quello. La luce? Non c'è luce migliore per sentirsi puliti. Andiamo". Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l'unica, e la prima, e l'ultima.

3. What do you think you’ll read next? (Quale sarà la tua prossima lettura?)

Eheh, questa è una bellissima domanda.
Vi confesso che è sempre un problema, per me, scegliere la prossima lettura; specialmente quando ci sono così tanti romanzi che aspettano pazienti, sugli scaffali della libreria, di essere letti.
Ma tenterò di rispondere (vi avverto, però che potrei cambiare idea).

"Cuore d'inchiostro" di Cornelia Funke

Un libro che ho già letto e che mi era piaciuto moltissimo. Purtroppo non ho mai finito di leggere la trilogia, e mi dispiace davvero essermi persa delle avventure così dolci, perciò penso che rimedierò molto presto.

Meggie ama i libri. E li ama moltissimo anche il padre Mo, che però rifiuta di leggerli a voce alta. Se lo facesse, infatti, porterebbe la vita nei libri e i personaggi dei libri alla vita. In una notte crudele lesse "Cuore d'inchiostro" e un malvagio signore dal cuore nero, Capricorno, si liberò dai lacci delle parole per materializzarsi nel suo salotto. In quell'attimo fatale accadde anche qualcosa di più grave: la moglie di Mo scomparve per sempre tra le pagine del libro. E ora il perfido Capricorno cerca Mo per piegare i suoi poteri a perfidi scopi...


domenica 20 settembre 2015

Coffee book tag







Buongiorno a tutti, carissimi lettori, e buona domenica!
Oggi volevo proporvi qualcosa di diverso rispetto alle recensioni e mi sono detta: "Ma perché non proprio un bel book tag?" Si, perché dovete sapere che io adoro leggere questa tipologia di post. A mio avviso riescono a rivelare molto dell'autore e, allo stesso tempo, credo che siano molto divertenti. Inoltre, il tema di questo tag in particolare mi ha subito attratta molto dato che sono una drogata, oltre che di libri, anche di caffè :)

Il Tag in questione è stato ideato dal youtuver BangadyBangz e prende il nome di "Coffee Book TAG".






1. NERO: NOMINA UNA SERIE CON CUI HAI FATICATO AD APPROCCIARTI MA CHE HA I FAN PIU' SFEGATATI.




So che dopo questa confessione mi ritroverò delle persone con arco e forcone sotto casa, intenti a progettare un piano per distruggermi, ma cosa posso dire? non riesco proprio a farmi piacere i libri della saga di Divergent, Insurgent, Allegiant.
La scrittura mi disturba e, anche se la trama non è male (infatti ho seguito volentieri i film) lo stile dell'autrice mi ha impedito di amarla.


2. PEPPERMINT MOCHA: UN LIBRO CHE DIVENTA PIU' POPOLARE DURANTE L'INVERNO O LE FESTIVITA'.




Sicuramente la saga di Harry Potter (direi che è anche un po' banale scriverlo) e la trilogia composta da Shiver, Deeper (nella versione italiana hanno cambiato il nome) e Forever.
Quest'ultima DEVE essere letta in inverno, a mio avviso, perché, in caso contrario, tutti gli scenari descritti e le sensazioni che essi riescono a trasmettere al lettore, perdono qualcosa; e dato che è una serie dolcissima e bellissima mi sembra un vero e proprio peccato leggerla senza poterlne godere appieno.

3. CIOCCOLATA CALDA: QUAL'E' IL TUO LIBRO PREFERITO PER BAMBINI?


Quando guardo questi volumi vengo, ancora adesso a distanza di anni, sommersa da una sensazione di dolcezza e di malinconia incredibile. E' la prima vera e propria saga fantasy che io abbia mai letto e forse è stato proprio grazie a questa che è maturato il mio amore per il genere e per la lettura in generale.

4. ESPRESSO DOPPIO: UN LIBRO CHE TI HA TENUTA INCOLLATA ALLE PAGINE DALL'INIZIO ALLA FINE.


Questa trilogia, dopo un periodo terribile della mia vita in cui non riuscivo più a leggere e, forse, nemmeno mi interessava più, è riuscita a farmi capire quanto per me fosse bello ed emozionante immergermi nelle pagine di un libro. Specialmente quando i personaggi sono ironici e divertenti e le storie d'amore appassionanti. 

5. STARBUCKS: UN LIBRO CHE VEDI OVUNQUE.


Un libro che ritrovo ovunque io vada: in libreria, su internet (blog, youtube, Ibs) e che mi attira ogni giorno di più. So che molti lettori lo hanno apprezzato e non vedo l'ora di poterlo assaporare anch'io, pagina dopo pagina.

6. CAFFETTERIA HIPSTER: CONSIGLIA IL LIBRO DI UN AUTORE SCONOSCIUTO.


Non sono sicura che questo libro, o l'autore, siano sconosciuti. So che Giuseppe Catozzella in realtà è un giornalista e che, in quanto tale, non ha scritto altri libri. Ho quindi pensato che non molti lo conoscono. Se qualcuno di voi, tuttavia, lo ha letto, sarei felice di sapere cosa ne penate dato che è diventato uno dei miei libri preferiti!

7. OOPS, HO RICEVUTO UN DECAFFEINATO PER SBAGLIO: UN LIBRO DA CUI TI ASPETTAVI DI PIU'.


Ero ossessionata da questa serie ancora prima che uscisse. Non saprei spiegarvi il motivo, ma non riuscivo a smettere di pensarci. Mi sono riletta l'anteprima del primo libro tantissime volte, ho cercato su internet degli aggiornamenti, e alla fine, quando finalmente ho potuto comprarlo, devo ammettere che non mi è piaciuto come pensavo. Non mi ha dato tutte quelle emozioni che credevo avrebbe potuto offrirmi.


8. LA MISCELA PERFETTA: UN LIBRO O UNA SERIE CHE E' STATO SIA DOLCE CHE AMARO MA ALLA FINE PIENAMENTE SODDISFACENTE.


Un libro da cui, detto sinceramente, non mi aspettavo molto. Ma quando ho cominciato a leggerlo me ne sono innamorata e staccarmi dalle sue pagine è stato pressoché impossibile! Questo romanzo è riuscito davvero a farmi male, a straziarmi l'anima. E' scritto in modo tale che la sofferenza della protagonista è percepibile chiaramente anche dal lettore. In più il finale, sebbene si possa dire positivo, lascia una nota amara che però rende il libro ancora migliore.


sabato 19 settembre 2015

Citazioni di Alessandro Baricco

Alessandro Baricco

  • "Ma la donna disse che gran parte della gente sogna di ricominciare da capo, e aggiunse che in questo c'era qualcosa di commovente, non di pazzo. Disse che in realtà quasi nessuno, poi, ricomincia da capo davvero, ma non si ha idea di quanto tempo la gente passi a fantasticare di farlo, e spesso proprio mentre è nel bel mezzo dei suoi guai, e della vita che vorrebbe lasciar perdere".
  • "Ho capito che non si cambia veramente mai, non c'è modo di cambiare, come si è da piccoli si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo. E per cosa allora? chiese l'uomo. Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse. Si ha sempre questa idea di essere capitata nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo ad un altro tavolo da gioco".
  • "L'uomo ci pensò un po' su. Poi disse che bisogna stare attenti quando si è giovani percjé la luce in cui si abita da giovani sarà la luce in cui si vivrà per sempre".

Recensione: "Tre volte all'alba" di Alessandro baricco

Ciao a tutti, miei carissimi lettori.
Come state? tutto bene? spero di si.
Oggi io mi sono concessa un pomeriggio molto rilassante all'insegna della lettura, della scrittura e della musica (cosa c'è di meglio?) e dato che ho appena terminato un libro molto famoso e particolarmente amato, ho pensato di non aspettare oltre per scrivere la recensione, in modo da potermi confrontare subito con voi.

Titolo: "Tre volte all'alba"

Autore: Alessandro Baricco

Editore: Feltrinelli

Pagine: 94

Prezzo: 6,50 

Voto finale:

Trama:
"Venga, le ho detto. Perché? Guardi fuori, è già l'alba. E allora? È ora che lei torni a casa a dormire. Cosa c'entra che ora è, sono mica una bambina. Non è questione di ore, è una questione di luce. Che cavolo dice? È la luce giusta per tornare a casa, è fatta apposta per quello. La luce? Non c'è luce migliore per sentirsi puliti. Andiamo". Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l'unica, e la prima, e l'ultima.

La mia esperienza:
Le mie amiche ovviamente non possono dirsi delle drogate di romanzi (come la sottoscritta) ma a molte di loro piace leggere e, dato che ormai mi conoscono, spesso non si fanno tanti problemi a fermarmi per raccontarmi quanto sia bello un libro, o anche semplicemente per consigliarmi (obbligarmi) a leggerlo.

Devo ammettere che anche se molte volte i nostri gusti non combaciano, specialmente per quanto riguarda i generi, cerco sempre di accontentarle (e non perché ho paura che in caso contrario potrei ritrovarmi senza una mano, s'intende...) e così è andata anche questa volta.

Sono mesi che una delle mie più vecchie amiche cerca di convincermi a leggere Alessandro Baricco, così, ieri sera, dopo un pomeriggio passato sui libri, ho deciso di concedermi una piccola ricompensa. Sono andata a sognare ad occhi aperti tra gli scaffali della Feltrinelli e, come capirete, quando ho individuato un piccolo scaffale dedicato solo a questo famosissimo autore, non ho potuto trattenermi. La curiosità mi ha convinta a comprare un suo libro, finalmente.

Scrittura
Baricco ha uno stile particolare. Questo romanzo è quasi esclusivamente costituito da delle conversazioni (che spesso sfociano in aforismi) e sono molto particolari. Infatti, non aspettatevi le solite virgolette oppure i trattini che solitamente distinguono i pensieri e le azioni dei personaggi da ciò che dicono, poiché qui al massimo troverete dei punti e a capo. Certo, si capisce comunque, ma ci si deve abituare allo stile.

La scrittura in generale è molto lineare, semplice. Non ci sono periodi lunghi e complessi che potrebbero rendere il romanzo meno "leggero" e di conseguenza lo consiglio a tutti i lettori che hanno voglia di leggere qualcosa di corto (si finisce in un paio d'ore) e che, allo stesso tempo, non hanno paura di essere confusi alla fine di una lettura.

Ebbene si, devo ammettere che questo libro mi cela ancora parecchi misteri. La sinossi infatti recita: "Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l'unica, e la prima, e l'ultima" e qual'è il problema? direte voi.
Il problema, miei cari lettori, è che la donna che è presente in tutti e tre i capitoli non incontra mai una terza volta lo stesso personaggio. Perciò ho passato parte di questo pomeriggio anche a riflettere sul significato della trama (perché dev'esserci una spiegazione logica) e, dato che sto praticamente impazzendo, credo che  rileggerò il romanzo in modo da farmi un'idea più chiara (se avete dei suggerimenti, delle interpretazioni sono tutta orecchi).

Personaggi
Un'altra particolarità del romanzo è che è diviso in tre parti. Ogni capitolo (sono tre) inizia una storia che è apparentemente indipendente dalle altre e che, tuttavia, sembra avere un filo conduttore (quello di cui vi parlavo prima), ovvero una ragazza, una donna, ed una signora intenta ad andare in pensione, che in realtà non sono altro che la stessa persona a distanza di qualche anno.
In ogni capitolo si capisce qualcosa in più su di lei grazie a degli incontri che sono tutto fuorché tradizionali e noiosi.

Francamente ho paura di non potervi dire molto di più sui personaggi di questo libro dato che sono solamente tre e, se ve ne parlassi, non potrei fare a meno di farvi degli enormi spoiler. Quindi fidatevi sulla mia parola: sono uno più interessante dell'altro.

Conclusione
Mi sento di consigliare questo romanzo nonostante non posso dire di averlo amato alla follia, come invece mi è successo con tanti altri libri. Mi è piaciuto, questo si. Una lettura fresca e vivace che non annoia.


giovedì 17 settembre 2015

Citazioni di Murakami Haruki

Murakami Haruki

  • "-Le idee sono come la barba, spuntano solo quando si cresce, lo disse Voltaire-"
  • "Un obbiettivo circoscritto semplifica la vita"
  • "Le persone cui viene tolta la liberà, finiscono sempre per odiare qualcuno"
  • "Pensare liberamente è un po' come uscire dai limiti del proprio corpo. Emanciparsi dalla gabbia circoscritta del Sé, affrancarsi da tutte le catene, e lasciar volare l'intelligenza senza condizionamenti. Questa è l'essenza della libertà, per quel che riguarda il pensiero"
  • "L'originalità non è altro che un'abile imitazione"
  • "Bisogna aspettare i limiti o si deve infrangerli?"
  • "Il corpo umano come vedi è qualcosa di fragile. Un sistema terribilmente complicato, e al minimo imprevisto si deteriora"
  • "Allora un talento inaffidabile, variabile e imprevedibile, che senso può avere? -E' vero, può darsi che siano poche le persone che lo mantengono fino alla fine dei loro giorni. Ma ciò che nasce dal talento, in certi momenti, fa fare allo spirito un grande balzo. E' qualcosa che non dipende dall'individuo: lo supera e abbraccia l'universale"
  • "Abbiamo accesso a una quantità pazzesca di informazioni su persone che vivono in contesti che non hanno alcun rapporto con noi. Informazioni che, se ne abbiamo voglia, possiamo procurarci con grande facilità. Eppure, di queste persone in realtà continuiamo a non sapere quasi nulla"

Recensione: "L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio" di Murakami Haruki



Buongiorno a tutti, miei cari lettori,
questo è in assoluto il primo post che pubblico sul mio nuovo blog e devo ammettere che l'emozione è tanta. Per il momento non voglio annoiarvi troppo parlando di me e di quello che mi ha spinta ad aprire questo mio piccolo angolino sul web (in effetti, avevo in mente di presentarmi come si vede attraverso un post a parte) quindi per ora mi limiterò a dirvi che il mio nome è Sonia e che mi ritengo una lettrice compulsiva e ossessiva, sopratutto quando si parla di romanzi fantasy.

Ed ora cominciamo a parlare di qualcosa che davvero è serio e importante...i libri!
Oggi vi propongo la recensione de "Lincolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio" nella speranza che le mie impressioni possano rivelarsi in qualche modo utili ed interessanti.
Quindi partiamo subito!





Titolo: "L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio"


Autore:  Murakami Haruki

Casa editrice: Einaudi

Copertina: Rigida

Pagine: 260

Prezzo: 20 €








TRAMA:
A Nagoya abitano cinque ragazzi, tre maschi e due femmine, che tra i sedici e i vent'anni vivono la più perfetta e pura delle amicizie. Almeno fino al secondo anno di università, quando uno di loro, Tazaki Tsukuru, riceve una telefonata dagli altri: non deve più cercarli. Da quel giorno, senza nessuna spiegazione, non li vedrà mai più: non ci saranno mai più ore e ore passate a parlare di tutto e a confidarsi ogni cosa, mai più pomeriggi ad ascoltare la splendida Shiro suonare Liszt, mai più Tsukuru avrà qualcuno di cui potersi fidare. Il dolore è cosi lacerante che nel cuore del ragazzo si spalanca un abisso che solo il desiderio di morire è in grado di colmare. Dopo sei mesi trascorsi praticamente senza mangiare né uscire di casa, nelle tenebre di un'infelicità senza desideri, Tzukuru torna faticosamente alla vita ma scopre di essere cambiato. Non solo nel fisico - più magro, dai lineamenti più duri e taglienti - ma anche, soprattutto, nell'animo. Ancora oggi, quando ormai ha trentasei anni, continua a vivere con l'ombra di quel rifiuto che lo accompagna sempre, come una musica che resta sospesa nell'aria anche quando non c'è più nessuno a suonarla. L'incontro con Sara, che intuisce l'inquietudine nascosta dietro l'apparente ordinarietà di Tsukuru, sarà l'occasione per rispondere a quelle domande che per sedici anni l'hanno ossessionato ma che non ha mai avuto il coraggio di affrontare.


RECENSIONE:

La mia esperienza
Ho comprato questo libro spinta da un'irrefrenabile e primordiale istinto che, dopo il mio primo approccio con il mondo degli scrittori orientali ( e in particolare con Murakami ), con voce persuasiva mi ha sussurrato all'orecchio di lasciarmi trasportare dalla calma e dalla serenità che sicuramente questo romanzo sarebbe riuscito a infondermi. Che dire? Non potevo avere più ragione di così.
In particolare questo autore, riesce sempre ad allontanarmi dai problemi e dalle ansie del vivere quotidiano cullandomi con uno stile di scrittura e di narrazione unico, e attraverso dei personaggi estremamente intelligenti e riflessivi che non si fanno problemi ad affrontare argomenti difficili e complessi (spesso riguardanti la filosofia). Ma non temete, le conversazioni oppure i pensieri del protagonista non annoiano e, anzi, molto spesso riescono ad appassionare e a stimolare il lettore. 

Quando, con un'imbarazzante pigiama indosso e con una tazza di tè caldo in mano mi sono messa davanti alla libreria della mia camera, e con aria concentrata  e decisa ho pescato questo romanzo, sicuramente non credevo che mi sarebbe piaciuto così tanto. Ammetto che, forse perché in quel momento non ricordavo molto (eufemismo del secolo) della trama, o forse perché dopo alcuni mesi che non leggevo niente che non fosse collegato alla scuola, mi sono limitata a godermi la lettura sin dalle prime pagine (senza troppe aspettative), mi sono innamorata di ogni sua riga, parola, capitolo. Senza eccezioni. Mi azzarderei a dire che "L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio" mi ha davvero aperto un mondo fatto di pacatezza, raffinatezza, crescita, maturità e tanta tanta riflessione.

La scrittura
Il romanzo è divisibile in due parti: il passato (ambientato all'epoca in cui il protagonista frequentava gli ultimi anni della facoltà di ingegneria) e il presente ( in cui Tazaki è ormai un uomo di trent'anni che, ottenuto da diversi anni il lavoro dei suoi sogni, cerca di instaurare una relazione amorosa stabile e sicura ). 

I capitoli sono un continuo e costante alternarsi delle due diverse situazioni; un metodo di scrittura che, lo ammetto, mi piace particolarmente; sopratutto perché a mio avviso riesce a rendere i personaggi molto più vivi e vicini a chi legge. Tuttavia sono convinta che questa tecnica non sia per niente semplice; molte volte, infatti, mi è capitato di rimanere delusa per l'uso poco esperto che ne viene fatto da autori emergenti. Tuttavia, non è certo questo il caso di Murakami Haruki, il quale ormai si è fatto le ossa in veste di autore.

Non nego che possa essere un po' difficoltoso per alcuni, abituarsi al tipo di scrittura e al modo di pensare, tipico del mondo orientale; persino io (che come forse avrete notato) sono una grande ammiratrice di questo genere di libri, ci ho messo un po' ad apprezzare i periodi lunghi, i modi di fare e di vivere, il linguaggio spesso utilizzato dai personaggi...
Eppure vi assicuro che, dopo un primo momento di perplessità, si comincia ad innamorarsi follemente del tutto. Insomma, ne vale proprio la pena.

I personaggi
Tazaki, il protagonista, è un uomo taciturno e solitario, che non riesce a fare amicizia con facilità ma, allo stesso tempo, che quando si lega ad una persona non riesce a fare a meno di dedicargli tutto se stesso. O almeno questo vale per le amicizie.
Ci viene quasi subito fatto notare, infatti, che non solo, nel corso degli anni, intratterrà poche relazioni sentimentali, ma che quando lo farà non riuscirà mai ad innamorarsi davvero, sebbene sia una persona seria e non abbia paura di impegnarsi.
Il protagonista non da molto peso alla cosa, o almeno non attribuisce al problema alcun legame con l'avvenimento che gli ha cambiato la vita anni prima, quando ancora frequentava il liceo. O forse sarebbe meglio dire distrutta?

Non pensa nemmeno più, a quel fatto nella sua tranquilla vita quotidiana, fino a quando non comincia ad uscire con una donna di nome Sara. Una persona decisa ed intelligente che, dopo una sua confessione, da parte del protagonista, riguardante l'avvenimento che tanto lo ha fatto soffrire, gli consiglia di fare un ultimo tuffo nel passato per risolvere delle situazioni che ancora adesso, secondo lei, lo stanno influenzando negativamente.

Tazaki, dopo alcuni giorni, decide di assecondarla e ci guida in una ricerca e in un'indagine sul suo passato che non può fare a meno di appassionare.

La particolarità di questo romanzo sta anche nel fatto che  non ci sono coprotagonisti stabili, a parte, forse, Sara (la quale, però, non si vede spesso nel corso dei capitoli) e di conseguenza non mi sembra fondamentale descrivere tutte le persone che entrano a far parte della vita di Tazaki. Credo, anzi che lasciarveli conoscere, scoprire pagina dopo pagina sia la scelta più giusta in questo caso.

Conclusione
Un romanzo assolutamente consigliato.


Consiglio musicale: https://www.youtube.com/watch?v=FDWUvc5wv7U